Ebbene sì, cari amici, Vita da Soprano compie un anno!

Quante avventure musicali settimana dopo settimana, mese dopo mese! 

Vi ho portati tra lo stile russo, la musica antica, la musica moderna, la musica contemporanea attraverso epoche e stili; e, poi, vi ho condotti in segrete in ville, castelli, teatri…sempre con me, mano per la mano del vostro soprano free lance preferito, dietro il sipario, dietro le quinte di questo lavoro che, consentitemi, è un lavoro tanto fantasioso quanto necessario… cioè quello del cantante che è fondamentale nella vita dell’umanità e nello specifico quello del soprano e, se volessimo essere ancora più precisi, quello del soprano free lance, come me!

Preferisci ascoltare il podcast? Eccolo qui, letto da me:

Di certo, dopo un anno di racconti, citazioni e avventure sul mondo della musica e sui suoni dietro le quinte, a volte non troppo fantastici (ed etici), non sarò esente da critiche! 

Ma io vi sembro una che si spaventa o che è in fuga dalla critica? 

Ma che mi frega io ballo da sola! Anzi, io canto da sola!

Pere Borrell del Caso. Sfuggendo alla critica -1874. Madrid.

Beh, voi direte, qual era l’obiettivo, dunque di tutta questa operazione??? 

Ma è ovvio, no? 

Creare immaginazione, dare adito al sogno, dimostrare il vero potere della voce e del suono che è in grado di essere potente al pari dell’immagine, la regina indiscussa della nostra epoca moderna!

Ma, volete mettere però quanto è più bello farti un film ascoltando una voce? Da solo, tutto tu, con i tuoi personaggi, le tue idee, la tua fantasia?  

E, poi, ci tenevo a ribadire ai più, che le fatiche che stanno dietro al mestiere dell’arte sono fatiche vere.

Ci tenevo a far conoscere alle persone tutto il lavoro, tutta la preparazione che c’è dietro un semplice acuto! Beh, niente è mai semplice se si fa con perizia, neppure spazzare le strade! 

Tutto ebbe inizio esattamente il 14 novembre 2020!! 

Innanzi tutto, tirare fuori tutti i faldoni pieni delle locandine dei miei concerti è stata un’impresa, erano in ordine, e adesso non lo sono più… il mio studio è nel caos più completo da un anno!! Aiutoooo!!! 

E, quindi, scavare, sfogliare, scartabellare nel passato… ricordare luoghi e personaggi che, a volte, avrei fatto bene a lasciare nel dimenticatoio! 

Ma, comunque, ho fatto una scelta editoriale ben precisa; perché raccontare tutte le sfighe, quelle vere, tutte le disavventure, tutte le fregature, tutte le idee che m’hanno rubato, tutte le lacrime versate per le ingiustizie? Perché? 

Non serve.

Mai dare spazio alle cose brutte del passato, anzi, è stato bello comprendere quanta forza danno le problematiche se le sai trasformare in opportunità!   

Ma sì, c’è sempre il positivo soprattutto, in questo periodo in cui questa parola non va più di moda, come la libertà, e l’intelligenza di fare i puzzle e di metter insieme i pezzi combacianti! 

In questo anno sono stata sommersa da tanti di quei complimenti e commenti positivi, e affiancata da validissimi professionisti che mi hanno supportata e sopportata per la parte tecnica. 

Infatti, va bene che il vostro sapranno free lance preferito riesce a scrivere un copione, trovare le musiche, recitare, cantare, ma non mi dite anche di gestire la parte tecnologica perché: non ne voglio a che sapere!! 

Io sono nata che ancora i finestrini si abbassavano con la rotella a mano.

Io sono nata che chiamavo i miei compagnucci a casa parlando con i genitori dicendo “Scusi c’è Elisa, scusi c’è Valentina” per chiedere i compiti. 

Io sono nata, ho visto e ho vissuto quell’epoca in cui la tv non dava niente in certi orari, quindi, la tecnologia la lascio a chi è di competenza!! 

Quindi, regia, vai con la musica!!

Per prima in via apparizione abbiamo la grande, la megalitica, la super paziente, la mega meravigliosa, la super copy Anita! 

Che è riuscita a gestire tutta la parte web ad ogni ora del giorno e della notte! 

In secondo, non di importanza, ma solo perché è un cavaliere, quindi, lascia il primo posto alle signore, il super mega disponibile, il più grande, il più fantastico, il mega professionale: Andrea.

Il fonico più megagalattico del pianeta! 

E poi le copertine create dal fotografo più geniale e gentiluomo che io conosca, una persona che riesce a farmi mettere in pose incredibili!

E che dopo ogni servizio, se magnavamo mezzo fast food che sta sotto il suo negozio!! Signore e signori il grande Marco!

E comunque non ho mai fatto un servizio fotografico da Marco senza passare prima della mia Hair Stylist preferita: Katia!! 

E scappa, e corri, scrivi, modifica, trova le foto in archivio… quanto manca a giovedì? Un giorno, un’ora? Ah, è già giovedì! Oddio, è giovedì!!

Fare podcast, è stata un’esperienza incredibile, mi sono messa alla prova, la mia voce riesce a fare tutto anche non cantando; può essere sexy o incavolata o dolce o vecchieggiante, isterica! 

Per un soprano free lance, abituato a passare ogni attimo della sua vita a cercare la risonanza giusta per galleggiare sopra l’orchestra, trovarmi a tu per tu con il microfono, vi dirò, non è stato facile! 

Ah, il microfono questo essere così metallico, così nero, così mostruoso, così griglioso.

Non puoi fare un respiro in più, non puoi muovere la pagina troppo energicamente, non puoi sbattere il piede. 

Non può fare niente di niente, cioè devi stare ferma come un palo, se no registra tutto, anche quello che non deve registrare e sei fregato e ti tocca ripetere! Aiuto!!

Ripetere??? Ripetere??? Ripetere??? E che novità è questa? Ripetere? 

Io, il vostro soprano free lance preferito, che sono abituata dal vivo, a fare tutto d’un fiato, che non si può ripetere cioè, solo Paganini non ripete, no anche i cantanti tutti non ripetono, insomma, nessuno ripete perché: Show must go one! 

Io sono abituata a cantare che sente niente a un metro di distanza, che puoi tirare su con il naso (se hai bisogno) o puoi farti un piccolo micro-vocalizzo prima di attaccare il suono…

Eh, no! No! NO! Col microfono non si può!! 

E poi, stare chiusa in una sala di registrazione per me è stata una novità!  

Dove sono gli occhi del pubblico? Davanti ho solo una grande vuota oscura parete insonorizzata. 

E dov’è il mio pubblico? Dov’è il mio pubblico?! 

Quale pubblico, hanno chiuso i teatri che manco in guerra!

Ah già, che simpatici bricconcelli! Infondo l’artista vive d’aria no? E anche la sua famiglia! Che problema c’è di guadagnare, ma sì, togliamogli il lavoro! Che crepino!

Ma per aspera ad astra e, comunque, ogni potente prima o poi cade…. precipitevolissimevolmente! Aspettiamo San Giorgio!!

La sala di registrazione non era un mondo così consueto, ma ora lo è diventato! La sala di registrazione è un mondo a parte, dove il silenzio è un vortice di possibilità!! E’ talmente divertente, quasi quasi, non me ne vado più! 

Soprattutto la partenza, quando, al di là del vetro della sala, alzi il pollice come un astronauta che sta partire per una missione sulla luna. 

E poi non vi dico che divertente il montaggio guardare sullo schermo del computer tutte quelle striscioline e quelle ondine colorate! 

E poi cercare nei meandri della mia memoria, la musica adatta al contesto per dare un supporto emotivo al racconto al discorso. 

E, poi, vogliamo parlare di tutti questi simpatici rumori a cui sono ormai affezionata, ma così affezionata che adesso nella mia vita quotidiana mi piacerebbe averli dietro e usarli nei dialoghi normali! 

Per esempio

Dling Ciao Paolo, mi fai un toast per favore… di quelli buoni con la tua salsetta come li sai fare tu?? Eccolo pronto! Wow 

Sveglia Buongiorno, Agenzia delle Entrate, parlo con la signora Borin? Risata 

Telefono Buongiorno Borin, verrebbe a cantare il mese prossimo al concerto x per l’occasione x, oh si certo grazie per avermi contatta! Oh bene, comunque è a titolo gratuito, per farti pubblicità! Popopooooo

E poi, devo farvi una confessione, i podcast sono riusciti a farmi cambiare opinione sui tenori! 

Eh, sì!

Va bene che c’hanno la loro super aria che viene applaudita da tutti.

Va bene che il soprano passa in secondo piano, ma poi, infondo, sono degli sfigati! Sono schiavi della loro immagine cristallizzata, vittime di un’aria sola che come un macigno pesa sulla loro vita!  

Possono cantare, studiare tutto quello che gli pare di mega funambolico, di mega elegante, di mega legato, ma, tanto, poi, quello gli chiedono a questi poveracci è All’alba vincerò (per i tecnici Nessun dorma)! E tenetevelo quest’acuto, prendeteveli questi applausi. 

Io faccio altro!! 

Con questo umile lavoro, sarei felice di venire sapere di aver strappato un sorriso nelle tristi giornate di smarrimento degli ascoltatori. 

Gentili signore e gentili signori, mi auguro di aver regalato un po’ di ironia, un pizzico di gioia e di aver reso giustizia, in un certo qual modo, a un mestiere tanto antico quanto vitale per la società, necessario, direi, per trovare il bello e per riscoprire il bello in se stessi.

Perché, l’arte questo fa l’arte, ti mostra il bello che hai dentro, guardando il bello c’è fuori.  

Insomma, cari amici è stato un anno di crescita anche per me, in cui ho finalmente capito una cosa importante e la voglio condividere con voi: è bene puntare alla meta, è bene avere dei grandi obiettivi, come diceva Pier Francesco Tosi, Opinioni dei cantori antichi e moderni, 1723. 

Lo cantor che non mira al primo posto giù cede il secondo e si accontenta dell’ultimo. No… bisogna sempre puntare in alto ma ogni tanto a guardarsi indietro non si fa male

Ogni tanto vedere i passi fatti ci rende orgogliosi di noi stessi! 

Ora posso dire che essere un soprano freelance ha un sacco di vantaggi rispetto al soprano ebbasta, che magari è più famosa ma anche più noiosa.

Ho un sacco di storie da raccontare!  

Infatti, non è mica finita qui!! 

Ancora manca la storia di Galileo Galilei ubriaco, la storia del concerto rimandato mille volte, manca l’avventura di quando cantai a Radio Rai 3, manca la storia della mia prima lezione di canto e i viaggi tra le biblioteche d’Italia e non a cercare musica inedita con i miei amici musicisti, manca la storia di Doisy, commerciante di corde italiane nella Parigi dell’Ottocento. 

Eccetera, eccetera, eccetera! 

Insomma, non finisce qua e vi aspetto al prossimo podcast stay tuned, che vorrebbe dire… alla prossima!

Ps L’arte non morirà mai, per quanti tagli facciate, la creatività vincerà sempre! 

E’ la bellezza che salverà il mondo, non un pareggio di bilancio! 

Grazie a tutti!!!! 

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