Concerti Teatrali ®


DE L’ARDIR SUO D’HAVER AMOR SPREZZATO
Concerto Teatrale sulla vita di Maddalena Campiglia.
Anteprima del festival di Storia "Venezia da Terra".
Il Concerto Teatrale ® intreccia le vicende della vita di Maddalena Campiglia, nobildonna vicentina lodata anche dal Tasso, con la musica di Barbara Strozzi, padovana. Sebbene vi sia uno scarto di cinquant’anni tra le due artiste, le accomuna la visione indipendente dell’arte; entrambe infatti vollero rivendicare la propria soggettività per sottrarsi al destino previsto dalle regole sociali dell’epoca: o maritata o monacata.
La scelta dell’organico strumentale vuole essere un omaggio agli affreschi del Fasolo che si trovano nella stanza della musica della villa Salvi Negri Campiglia ad Albettone, ove la Campiglia trascorse parte della sua infanzia. La scenografia naturale dello scalone della villa accompagna con pieni e vuoti, assenze e presenze e musica spazializzata una creazione in pieno stile barocco.



AD UN PASSO DALL'ONDE
Una Narrenschiff – la nave dei folli – è appena approdata al molo.
Sbarcano da terre lontane bizzarri personaggi alienati nelle loro storie di battaglie immaginarie.
Nello spazio a metà tra terra e acqua, cantano in alternanze di lingue e di emozioni, i pazzi per malattia, per amore e le pazze per gelosia.
Musica, parola e danza si legano secondo i dettami del gesto barocco ricco di significati e di espressività.
Un’indagine sottile sul tema della follia come ballo e sui suoi effetti ed affetti, sulle sue cure secondo i manuali dell’epoca.

ERBE MAGICHE E LA VOCE NELLA PIETRA
Vita di Rosina Bonato, “stria” realmente esistita e morta a Lonigo nel 1965.
Ambientato nella suggestiva Cava di Cice a Zovencedo (VI), un Concerto Teatrale ® che racconta il momento della scelta e dell’acquisizione del sapere antico da parte della protagonista, Rosina, che accetta le sue doti di cura per metterle a servizio della comunità.
Basato sui testi e le interviste raccolte negli anni da studiosi e curiosi, lo spettacolo canta e racconta l’eterna lotta tra bene e male, attraverso la fusione di vari linguaggi espressivi.
I testi in latino, italiano e dialetto si mescolano all’utilizzo simbolico dei colori e della musica popolare e improvvisata, in un'alchimia che dalla tradizione arriva al contemporaneo.



GOETHE, DIARIO DEL MIO VIAGGIO IN ITALIA
Liberamente tratto ed ispirato all’Italienische Reise (Viaggio in Italia) del poeta tedesco Wolfgang Goethe e alle lettere di Charlotte von Steine, sua amante.
Il Concerto Teatrale ® è incentrato sul racconto delle bellezze e delle abitudini della nostra Italia che con grande emozione e devozione il vate tedesco trasmutò in parole. Con immagini, recitazione e musica il racconto diventa spunto per una riscoperta della nostra essenza di italiani, attraverso gli occhi del passato.
La narrazione è cadenzata da 12 Lieder su testo di Goethe, un ciclo ideale, in cui il tedesco e l’italiano si fondono con lo scorrere dei meravigliosi acquerelli dipinti a mano, ispirati ai paesaggi naturali ed architettonici dell’Italia di fine Settecento.
GUARDA UN ESTRATTO DELLO SPETTACOLO
I migliori momenti della rappresentazione per assaggiare l’essenza e il trasporto della passione di Goethe per l’Italia.

CREATURE DI SABBIA
Quattro monologhi nello stile Seicentesco del recitar cantando che delineano altrettanti aspetti dell’emotività femminile che si alternano e si trasformano come le dune del deserto al vento, per un Barocco moderno come non mai.
Ispirato all’essenza di un libro dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, ecco apparire senza soluzione di continuità quattro figure femminili impegnate ad affrontare lo sfruttamento sul lavoro, la violenza mascherata da amore e la rivalità dei giochi di potere.
Appaiono al pubblico con trasfigurazioni di abiti e oggetti di scena la cantante che non vuole esibirsi per pochi quattrini, Arianna che attonita si rende conto di essere stata abbandonata dal suo Teseo, Elisabetta I d’Inghilterra che condanna a morte sua cugina Maria di Scozia, un medico e una pazza che per le vie di Napoli cerca tra passanti e folli visioni il suo amore perduto.



ARTE, CATENE E LIBERTA', IL SEGRETO NELLO SGUARDO
Luci e ombre della vita artistica al femminile nella Venezia del Settecento.
Uno spettacolo che nasce dal contrasto tra costrizione e possibilità in un ambito che è la libera espressione dell’arte. Un Concerto Teatrale ® che procede in maniera speculare: da una parte Rosalba Carriera, prima pittrice d’Europa, dall’altra una delle musiciste senza volto che vive nell’Ospedale della Pietà.
Legate dall’Arte, che diviene in modi diversi ora catena e ora libertà, queste donne si descrivono, sfiorandosi senza mai guardarsi pur essendo “vicine di casa”.
Rosalba Carriera è luce, possibilità, espansione, coronamento di sogni; la musicista senza nome rappresenta invece la parte nascosta della società, lo sfruttamento e l’anonimato, l’arte vissuta come unico appiglio di sopravvivenza nella grande struttura delle opere di carità di cui la serenissima fu grande pioniera.

MUSICA COME MIELE, DOLCEZZE, SUONI E RACCONTI
Un divertente pamphlet che prende spunto dal miele, un elemento ed alimento antico e ricco di simboli per riscoprire il repertorio per voce e liuto del Seicento italiano.
Il miele come sinonimo d’amore, di dolcezza, di cura che, nella sua semplicità, evoca la voce accompagnata dalle armonie essenziali e lievi del liuto, strumento dalle sfumature infinite che lo collegano ai colori ambrati dei fiori e dei suoni.
Uno spettacolo cangiante nei costumi e nei paesaggi sonori ed emotivi, in cui si potranno ascoltare le fantastiche avventure dell’ape Amarilli, racconti di amori perduti e leggende dell’antico Egitto, si potrà prendere spunto da ricette stravaganti o divertirsi con cavalieri e draghi dai caratteri insoliti.
Seguendo il principio Seicentesco della “Variatio et Maraveglia”, gli elementi di scena, oggetti e fiori, sono costume e simbolo, evocazione e ricordo.

