Ah, finalmente l’estate! 

E se per chiunque l’arrivo dell’estate rappresenta un momento meraviglioso in cui potersi liberare dai pesanti vestiti invernali, dagli scarponi dalla suola formaggiosa e dalle calze di lana. 

E se per chiunque l’arrivo dell’estate rappresenta la stagione in cui poter vagare liberi per la città con i calzoncini corti e le canottiere, bere cocktail in spiaggia e festeggiare la vita e la gioia…  per un soprano freelance, come me, invece, l’arrivo dell’estate rappresenta un momento orribile! 

Eh, sì, proprio così avete sentito bene, un momento orribile! Ma andiamo con ordine.

Preferisci ascoltare il podcast? Eccolo qui, letto da me:

Non crederete certo che le insidie vocali, che i pericoli dei terribili nemici della voce nell’ordine: il mal di gola, il reflusso, la tracheite, l’abbassamento di voce o, peggio, la regina dei mali, l’afonia, si limitino solo alla stagione invernale???? Col cavolo!!!

E infatti non è così…

terribili nemici Alessandra Borin

Borin, suvvia, non esagerare! Dai, confessa che ti piace pure a te l’estate! Adesso cosa stai qui a lagnare…

Eh, sì, che mi piace, ci faccio pure il compleanno. 

Però lo sai pure tu che bisogna sempre stare attenti a tutto! 

A tutto? 

Si, a tutto!!!

Ma non sarai fissata?

Ma che secondo te non le ho provate tutte per fare una vita normale??? Tutte fallite!

Eh già, infatti mentre tutto il mondo, boccheggiante dal caldo, sta spanciato e beato davanti al ventilatore o ancora peggio (ancora meglio) al getto della refrigerante dell’aria condizionata… per un soprano free lance, e pure per gli altri soprani (ma anche per i baritoni, i bassi, i tenori, i contralti) questo diventa un problema gravissimo perché, cari miei, l’effetto benefico sembra benefico, l’effetto immediato dell’aria condizionata ma fa altro che recare danni!!! A parte che bisogna vedere se l’ultima volta che hanno cambiato il filtro è stato negli anni ‘80, ’90 o negli anni Duemila, ma poi, lo sapevate voi che l’aria condizionata secca le corde vocali?

Eh già, una bella fregatura!

E poi, ormai che mi conoscete, e poi sapete benissimo che le corde vocali per funzionare bene hanno bisogno quel giusto tasso di umidità, della giusta alimentazione e riposo che ne possa consentire l’elastica funzionalità. E, quindi, la conclusione è: niente aria condizionata!

Perciò un soprano free lance, come me, fedele al proprio credo, ligio al proprio dovere, non resta altro che stare lì, stoicamente con qualsiasi temperatura, l’unica cosa da fare ad attendere con credo messianico quel refolo d’aria, sventolandosi come una vecchia dama con il ventaglio della zia!

Un altro mostro pericoloso, che sorge dalle calure estive, non citato tra i precedenti terribili mali è il colpo d’aria! Eh, sì, perché, poi se sudi e giri l’angolo, e c’è una ventata, magari ti viene una ghiacciata e ti becca una contrattura. 

Ma, lo sapete quanto è difficile cantare Amami Alfredo, cioè al caldo e con una contrattura?  

La soluzione?? Eh, non c’è!! 

Bisogna continuamente stare attenti e sapersi gestire quotidianamente al millimetro, al secondo, sempre all’erta, sempre sul pezzo!! 

Per esempio: se si abita in luoghi molto umidi d’estate il corpo naturalmente si gonfia e quindi le corde vocali non si adducono perfettamente. Quindi, devi bere come un cammello.

E se sei fiacca per la pressione bassa data dalla calura, non potrai che produrre suoni mosci e senza nerbo e calanti.

Ma perché il soprano è calante?

Vedi tu, ci sono 40 gradi! 

E se invece stai a fare il concerto in un luogo dal caldo secco, respirandoti dalle narici l’Estate a pieni polmoni, corri il rischio di avere una gola troppo arida!!

E, comunque se ti vuoi un po’ rilassare, bisogna calcolare perfettamente, anzi scientificamente, quando ci sarà il concerto in modo da evitare qualsiasi tipo di problematica!  Prevenire è meglio che curare! 

Nei concerti, quando c’è caldo, la cosa più incredibile, signore e signori, è vedere nei dietro le quinte tutto quello che succede la gente che si sventola, la goccia di sudore che cade sulla partitura, l’alone sulla camicia. Nei concerti, infatti, si suda non una, non due ma sette, venti camicie! 

E vedi i tuoi colleghi (in giacca e cravatta con 40 gradi all’ombra) stravolti e grondanti e il tuo vestito da sera zuppo, che ti resta poi tutto appiccicato… Aiuto!

E se per chiunque l’arrivo dell’estate, della calda estate, rappresenta un concetto di gioia, di serenità, di vacanza, per un soprano free lance, no! 

Vuoi andare alle terme la settimana prima del concerto per rilassarti? No, non puoi! Non puoi, perché le terme riducono l’elasticità del corpo e ti stanchi. 

Vuoi andare al mare la settimana prima del concerto per rilassarti un po’? No!

Non puoi, perché lo iodio del mare indurisce le corde vocali.

Eh, ma sfiga, Borin, va bene che porti la bellezza nel mondo… ma quanti sacrifici! Ma che lavoro è? 

Eh, cara, per citare un moderno incapace al governo, è un lavoro ultimamente definito non essenziale!

Comunque… 

Vuoi recarti in montagna la settimana prima del concerto per rilassarti? Non puoi! Perché, lo sbalzo di pressione, aumenta la ritenzione dei liquidi e quindi di tutta quella che è la struttura micro cordale che, allo stato ottimale, ti fa piazzare l’acuto! E quindi, ricevere l’applauso del pubblico!

E se vuoi farti un giretto per guardare un film al cinema all’aperto? Non si può! 

E la cena tardi? Non si può! 

La discoteca? Te rovini l’udito e poi non dormi e poi… 

E poi…

Se canti nei luoghi di mare, ricardati, guardare e non toccare, non puoi farti il bagno  

Se canti nei luoghi di montagna, non puoi farti la passeggiata… che poi ti stanchi le gambe e poi l’appoggio del suono non funziona.

Eh sì, altro che, questa è veramente una vita di sacrifici!!!

E poi, vogliamo parlare degli aperitivi serali con gli amici (quelli che ti sono rimasti, perché, ogni volta a dire di no, perdi tutti)?  Col cavolo! 

Proibiti, perché non puoi ridere troppo, non puoi fare tardi non puoi parlare troppo all’aperto! 

E poi, a proposito di aperto, con gusto colgo l’occasione per togliermi qualche sassolino nella scarpa. 

Che non se ne abbiano a male gli organizzatori di concerti, ma, ahi, mi fa tanto tanto male! 

Eh, si, cari amici… 

L’estate ha anch’essa le proprie insidie concertistiche. 

Infatti, se d’inverno crepi di freddo nelle chiese gelide dove, molto spesso, non ci sono mai (casualmente) i soldi per il riscaldamento, d’estate ti tocca cantare all’aperto! 

Perché? 

Perché secondo certi è figo! 

E’ così bello e la gente poi è più contenta! Sai fa caldo…

E poi, ma chi se ne frega se l’acustica fa schifo, ma se vicino nella piazza vicino c’è un bar magari con la musica tunz tunz che potrebbe disturbare… ma chi se ne frega!

E chi se ne frega se passa nella strada accanto la motoretta con la marmitta truccata mentre magari fai un pianissimo su cui hai studiato 3 mesi?

Ma sì, chi se ne importa??? 

Tutte le volte accade che ti senti dire, 

Ma, sì, signorina, al massimo mettiamo un microfono!

Ma come un microfono? 

Ma, sì, signorina, non si preoccupi, mettiamo un microfono!

Un microfono? Ah grazie, ma che gentili…ma che premurosi questi organizzatori! 

No, Ale, ma che hai capito?  Questi ti mettono un microfono qualsiasi!

Ah, ah, ah ma che ti pensavi? Ma pensavi ad un microfono per la lirica? Di quelli belli che prendono tutti gli armonici e restituiscono un suono fedele, con un’amplificazione diffusa e tutte le accortezze del caso per il timbro vocale?

Seeee, ma dove vivi? Figurati!!! 

A quelli ma che gli frega? Quelli ti mettono il microfono della playmobil.

Uno ci lavora tutta la vita per averci le risonanze, per evitare il microfono, viene così brutalmente trattato male e non c’è niente da fare! Insistono, questi lo vogliono fare il concerto all’aperto… e invece la modernità ti frega!!!!! 

La gente non è più disposta ad aguzzare l’orecchio a sentire le lievi nuances vocali

Ma che pensate di essere al cinema con il surround??? 

Borin, adesso basta con le sfighe!! La gente pensa che ti lamenti e basta. Almeno elenca i lati belli dell’estate. 

Va bene ascolterò il tuo consiglio e cercherò di lamentarmi meno… allora… i lati belli dell’estate…

Beh, cantare sotto le stelle e poi, finalmente puoi metterti i vestiti scollati senza crepare di freddo! 

Finalmente puoi mangiare il gelato per raffrescare le corde vocali! 

Borin ma non troppo perché poi c’è il latte e c’è il reflusso…  

Ma come? Anche d’estate? Arriva anche ad agosto? Arriva lui? Il reflusso? No!  

Senti hai stufato, beviti acqua, e basta un po’ di limone, e fai la dieta!  

Ma come non ghiacciata? 

A temperatura ambiente? Grazie!!  

Vedo che non c’è niente da fare, 

Insomma, effettivamente, la voce ha bisogno di cure! 

La voce ha bisogno di numerose e particolari cure che mai si potrebbero immaginare ad occhio esterno.

E, quindi quando vedete, signori, qualcuno con il maglioncino di lana in agosto, magari la sera, sappiate è un povero cantante lirico! 

E quando vedete un povero cantante lirico in piazza col microfono cantare all’aperto… 

Beh, ora sapete quali sono i veri dietro le quinte che pongono in difficoltà queste creature fantastiche che studiano tutta la vita per avere un suono perfetto. E poi si vedono sempre trattati come dei cantanti… pop. 

Comunque, andiamo avanti, 

E i viaggi??? 

Ah, i viaggi? Quali? 

Qui non si va mai in vacanza! 

I viaggi di lavoro intendete, ovviamente, perché noi l’estate si lavora!!! 

E poi treno o aereo, un vero soprano free lance, si muove sempre con il suo fido giacchino di lana che, come la coperta di Linus, ti fa giungere sana e salva al concerto.

Perché, se per un eroe antico il motto era VENI, VIDI, VICI… 

Per noi, soprani free lance, vale il: PIAZZA L’ACUTO, PRENDI I SOLDI E SCAPPA! 

Alla prossima.

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