È Natale, e nella notte di Natale avvengono sempre dei miracoli! Sì, i miracoli! Non esistono solo nei film americani o nei racconti di Charles Dickens! È realtà, funziona così! Proprio quando tutto sembra perduto e il destino ci pare avverso, arriva un’opportunità che mai avremmo immaginato di avere e la nostra vita cambia, in un punto!

Ascolta, essere pessimisti a che serve? Credici!
Non è meglio un pensiero luminoso? Naaaa, ma si che accadono, anche nella vita reale! Di miracoli, io ne ho visti un sacco, ma come? Non ci credi? Allora, prediti cinque minuti e ascoltami, cambierai idea!
Ti racconterò la mia storia preferita.

C’era una volta in un paese lontano lontano, anzi, non troppo lontano da qui, un giovane ragazzo, figlio di un tessitore di lino, che avrebbe tanto desiderato imparare a suonare.
Preferisci ascoltare il podcast? Eccolo qui, letto da me:
Infatti, il suo più grande sogno era quello di diventare un professionista e vivere di musica!
La sua predisposizione all’arte venne subito notata dal suo maestro di scuola, ma non ci fu nulla da fare.
Il padre che era un uomo molto severo, non era d’accordo con questa inclinazione del figlio per cui lo obbligò ad imparare il mestiere di famiglia. Il ragazzo trascorse così la sua adolescenza facendo il tessitore di lino, ma sognando di fare il musicista.
Spinto dal grande amore per la musica a volte disubbidiva al padre e studiava di nascosto, non potendosi però mai esercitare come avrebbe voluto.
Il prete del piccolo paesino conosceva il sogno di questo ragazzo e lo aiutava, spesso segretamente, permettendogli di suonare l’organo e dandogli lezioni di chitarra.
Solo dopo i diciotto anni Franz, così si chiamava, lasciò la sua famiglia e potè finalmente iniziare a studiare. Prese lezioni con tutta la passione che aveva in corpo cercando di recuperare gli anni perduto, senza mai abbattersi e senza mai lamentarsi, divenendo così in breve tempo organista nella chiesa di Sankt Nikolaus ad Oberndorf, un piccolo e sperduto paesino dell’Austria.

Franz era felice, finalmente aveva ottenuto tutto quello che aveva sempre sognato, ma il destino volle premiare la sua costanza e la sua volontà.
Avvenne così che la notte prima di Natale di quell’anno incredibile che fu il 1818, non si sa come, i topi riuscirono ad entrare in chiesa e, sgattaiolando, a rosicchiare i mantici dell’organo.
Quando il mattino del 24 dicembre il parroco si rese conto che proprio la notte di Natale non ci sarebbe potuta essere la musica perché non era possibile riparare l’organo, si disperò!
Non è pensabile un giorno di Natale senza canto, senza musica!
Non dicendo nulla a nessuno, il parroco chiamò di tutta fretta e in gran segreto il ragazzo e gli chiese e comporre in poche ore un brano per la notte di Natale da eseguire con gli strumenti che c’erano… voci e chitarra.
E fu così nella messa di mezzanotte, nella notte di Natale di quel fantastico, incredibile anno che fu il 1818 per la prima volta nel mondo risuonò una semplice melodia che aveva in sè così tanto amore e così tanto sogno che in pochissimo tempo passò di bocca in bocca, di paese in paese, di nazione in nazione… e faceva più o meno così:

Il ragazzo divenne un uomo, si chiamava Franz Gruber, e la sua è una storia vera.
Sebbene il suo nome sia sconosciuto ai più, la sua musica vive, vive in eterno nei nostri cuori per ricordarci non solo che è Natale, ma soprattutto che NESSUN SOGNO È IMPOSSIBILE!

Non c’è guerra, non c’è conte, non c’è cancello, non c’è montagna, non c’è re, non c’è topo!
Nessuno può impedire ai sogni di essere sognati ed ai canti di Natale di essere cantati il giorno di Natale.

Alla prossima.
Franz… all’inizio ho pensato Ti riferissi a List, poi a Haydn, poi nella mia mente ho pensato pure ad un Franz di “Sturmtruppen”… ma non poteva logicamente essere, così ho proseguito la lettura, e man mano sono stato preso da trascorsi ricordi di viaggi, Wien, la Donauturm, il Prater, Eisenstadt, le cicogne sul lago di Neusiedler, Salisburgo, il Danubio, un’insieme di valzer ed infine i Concerti di Capodanno ! Certo l’Austria, con i suoi compositori, è una nazione degna di essere ammirata e, perché no, “ascoltata”. Giunto alla foto che hai inserito nella Tua storia, e letto le prime lettere, quasi in gotico, di Stille Nacht, heilige Nacht … mi son detto: “Brava Ale” è riuscita ad entrare in tema natalizio e farci ricordare il notissimo canto di Natale conosciuto in tutto il mondo. Qui in Italia ricordato come “Astro del ciel”. La Tua dolce voce la canterà perfettamente, anche in tedesco dato che lo parli e, in quel momento, le dorate note di soprano si effonderanno nella navata di una chiesa (speriamo al calduccio) e i fedeli presenti Ti accompagneranno similmente al “coro muto” della Madama Butterfly di Puccini. Auguri, Buon Natale !